In Libreria con Morgause – Morti Tutti Insieme
|(Per chi non lo sapesse, Charlaine Harris è la madre della saga letteraria che ha ispirato True Blood della HBO)
Sinossi e prefazione: “Eric decise che l’azione sarebbe stata più esplicita delle parole. Di colpo me lo trovai davanti, e insinuò un dito sotto il mio mento per sollevarmi il volto versi il suo. Nella luce irregolare, i suoi occhi apparivano scuri, e fissarono i miei con un’intensità che era insieme eccitante e dolorosa. Vampiri, sinonimo di sentimenti contrastanti.”
Tradita dal vampiro che è stato il suo primo amore, Sookie Stackhouse, la protagonista di questo coinvolgente ciclo narrativo seguito da milioni di fan in tutto il mondo, si trova non solo a dover affrontare la possibilità di avere nella propria vita un nuovo uomo..
L’avvenente mutaforme Quinn.. Ma anche a dover partecipare a un summit di vampiri, da tempo pianificato.
Dal momento che la sua base di potere, New Orleans, è stata devastata dall’uragano Katrina, la Regina della Louisiana si trova esposta alle mire di altri vampiri avidi di potere, e presto Sookie dovrà decidere da che parte schierarsi: una scelta che potrebbe costituire la differenza fra la sopravvivenza e la catastrofe più totale…
Recensione:
In virtù del fatto che a breve ritorna la tanto attesa sesta stagione di True Blood, e con essa gli agognati addominali di Alexander Skarsgard (esultate donne l’Eric/astinenza è giunta al termine!), ho ritenuto opportuno recensire il settimo titolo della saga di Sookie Stackhouse: “Morti tutti insieme”.
L’opera risente del cambio di ambientazione in senso positivo, Sookie si reca, infatti, ad un importante summit di vampiri (lasciando Bon Temps) indetto dalla regina della Louisiana, Anne Sophie, che a dispetto della trasposizione digitale di Alan Ball, nella versione cartacea è un personaggio di spessore, connotato da una dolce malinconia.
La scrittura della Harris, quindi, si fa frizzante, le scene tra Sookie ed Eric sono cariche di pulsione carnale, le parole tra i due restano a mezz’aria, sospese in quel limbo tra miraggio e reminescenza, che il vichingo brama ricordare ma al contempo vorrebbe dimenticare perché lo renderebbero più umano e consapevole e pertanto fragile .
C’è una costante in tutti i libri di Charlaine, oltre all’ironia sottesa, oltre all’estrema delicatezza della scrittrice nel frugare l’animo delle sue creature, oltre la credibilità trascinante, nonostante si narri di licantropi e vampiri: si respira in ogni sua storia l’estremo piacere di scriverla.
Divertente, appassionante, l’autrice , mettendo un po’ da parte il triangolo/quadrato amoroso che ha caratterizzato la saga, fa spazio e delucida al lettore le complesse dinamiche relazionali sottese agli apparati burocratici dei vampiri, creando un thriller ad alta tensione con una finale con il botto, in senso letterale.
Nonostante il romanzo incentrato sulla svampita telepate sia un classico genere di evasione, credo fermamente che Charlaine Harris meriti di rientrare nelle classifiche delle migliori prose destinato ad un pubblico per adulti. Lo stile è come di consueto, scorrevole semplice ma mai banale, mai scontato, mai prevedibile; in tal senso la scrittrice può vantare una rara abilità nel consunto e ritrito campo del genere urban fantasy ( tant’è che circoscriverlo risulta frustrante), riesce sempre ed oltre ogni misura a stupire il lettore.
Charlaine Harris: nata nel 1951 a Tunica (Mississippi). Dopo essersi laureata in Lettere presso il Rhodes College di Memphis, da oltre vent’anni scrive opere di genere mystery e i suoi libri da anni sono in testa alle classifiche dei libri più venduti del New York Times.
È membro autorevole dell’associazione Mystery Writers of America, della American Crime Writers League e ricopre la carica di presidente dell’Arkansas Mystery Writers Alliance. È sposata e madre di tre figli. I suoi numerosi romanzi hanno sempre ottenuto un grande successo, in particolare il ciclo Harper Connelly (pubblicato in Italia dalla Delos Books nella collana “Odissea Streghe”), tuttavia quello che le ha portato maggior notorietà è stato il ciclo di Sookie Stackhouse, che ha vinto il prestigioso Anthony Award e che è diventato un bestseller internazionale, tradotto e pubblicato in Cina, Giappone, Spagna, Romania, Grecia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Russia, Turchia, Tailandia, Estonia e Korea.